Descrizione
Negli ultimi anni i patrimoni geografici universitari hanno assunto un ruolo centrale nella riflessione storiografica e didattica sulla geografia, in quanto costituiscono testimonianze materiali della storia della disciplina e dei suoi sviluppi epistemologici e metodologici. Essi rappresentano la fonte privilegiata per una ‘nuova storia della geografia italiana’ fondata sulle evidenze materiali e sul riconoscimento della natura situata della produzione di conoscenza.
L’ex Istituto di geografia dell’Università Sapienza, già Gabinetto di geografia della Regia Università di Roma, conserva un ricco patrimonio geografico costituito prevalentemente da carte geografiche, atlanti, globi, plastici, lastre fotografiche nonché da numerosi altri strumenti scientifici, sussidi didattici e beni documentali acquisiti e prodotti nel corso di un secolo e mezzo d’attività.
Lo studio di tali materiali, autentici condensati disciplinari, consente di ricostruire la storia dell’insegnamento della geografia alla Sapienza e, più in generale, la storia della disciplina nella sua manifestazione locale, mettendo in luce le relazioni significative di contesto, ovvero i legami tra oggetti, persone, luoghi, istituzioni e saperi.
L’emersione, l’analisi e la valorizzazione di tali materiali costituiscono il fondamento del processo di patrimonializzazione che ha condotto all’istituzione, nel 2022, del Museo della Geografia della Sapienza, che si prefigge finalità scientifiche, didattiche e sociali in linea con i principi della public geography.